21 dicembre 2007

A chi ...

... è arrivato alla fine dell'anno trascinandosi a fatica.
A chi dirà "Ciao!" al 2007 con il sorriso sulle labbra.
A chi, invece, ha bisogno di sorridere.
A chi è entrato nella mia vita in punta di piedi.
A chi se ne è andato sbattendo la porta, ma poi l'ha fortunatamente riaperta.
A chi sbaglia come me, come te, come tutti.
A chi crede di essere perfetto.
Ad Asia. Buon primo Natale, piccolina.
A chi sa cosa vuole e sa pure come prenderselo.
A chi, invece, non lo sa e continua a crogiolarsi nel "dolore".
A chi ha imparato dai suoi errori.
A chi crede di essere nato imparato.
A chi ha saputo dar libero sfogo al mio istinto.
Ai miei genitori.
A chi mi ha fatto provare emozioni forti.
A chi ha saputo ascoltarmi.
E a chi mi ha dato la possibilità di ascoltarlo.
A chi c'è sempre stato per me e sempre ci sarà.
A chi si sente sempre sicuro delle proprie azioni.
A chi c'è anche a distanza.
A chi mi ascolta quando ho bisogno.
A chi non se la prende se, a volte, lo trascuro.
A chi si fida di me.
A mia sorella.
A chi mi dona attenzioni ogni giorno.
A chi sa interpretare i miei occhi.
A chi si è conquistato le mie attenzioni in poco tempo.
A chi mi vuole bene e a chi non me ne vuole.
Ai migliori amici pelosi dell'uomo.
A Kirsche.
A chi mi dà costante affetto.
A chi sa perdonare.
A chi mi ha deluso, e a chi ho deluso.
A chi ci tiene, nonostante tutto.
A me.
E a chi come me saluta il 2007 con nostalgia, ma con un sorriso. Con tristezza, ma entusiasmo. Con un saluto e un abbraccio affettuoso ai vecchi amori e fiamme, ma mano nella mano nella freschezza di un amore nuovo.
A tutti voi ...

BUON NATALE E UN OTTIMO 2008!!!!

20 dicembre 2007

Tutte le vie portano a Capod ... oops ... a niente!!!

E, tutte le volte, siam sempre lì.
Si ricade sempre sullo stesso errore.
In ogni cosa, alla fine, è sempre e solo una questione di rispetto!!!

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"Give a little respect to me, and it will be returned"
- Do it, Spice Girls -

18 dicembre 2007

Thanks

GRAZIE per esserci sempre stata.

GRAZIE per esserci sempre anche adesso.

E GRAZIE in anticipo per tutte le volte in cui son sicura ci sarai per me in futuro.

17 dicembre 2007

Un momento di "rara" affettuosità.

Ti voglio bene ... benissimo.

AUGURI!

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"In qualunque posto sarai, in qualunque posto sarò.
Tra le cose che vivi io per sempre vivrò.
In qualunque posto sarai ci ritroveremo vicino.
Stretti l'uno nell'altro, oltre il destino."

- Le cose che vivi, L. Pausini -

14 dicembre 2007

Brand New

L'anno scorso a quest'ora tornavo da una mini-vacanza stupenda a Eurodisney.
Stavo benissimo. Quattro giorni intensi in un mondo colorato immaginario e magico, e quel "noi due" che non faceva una piega.
Forse anche quella era una magia ... una gratificante magia.
Ora, a distanza di un anno esatto, riesco a sentirmi così bene un'altra volta.
Diverse le sensazioni, diverse le persone che ho intorno, diversi i miei punti di riferimento, diverse le abitudini ... però con la stessa serenità di un anno fa.
E fa veramente strano ritrovarsi sereni un'altra volta, dopo 365 giorni, come se niente fosse. Come se nulla fosse cambiato.
Quando invece ...
Tanti i pianti, tantissime le decisioni impegnative, tante le persone che ti hanno deluso e che hai deluso, enormi gli sbagli, innumerevoli i rapporti persi e pochi quelli recuperati, tanti i cambiamenti di umore, altrettanti i sentimenti provati: dal rifiuto all'accettazione, dalla delusione all'indifferenza, dal bene infinito al non riuscire a sentire più niente, dall'odio all'amore, dall'amore all'odio, dal rispetto al poco tatto, dal non respirare più al pianto per la nuova prima boccata d'aria, dal non essere niente al diventare zia, dall'amore appassionato per chi si è conquistato il tuo cuore per tanti anni all'amore affettuoso per una piccola pequena che si è impossessata di ogni tua attenzione. Tante le parole dette "per" ferire, tante quelle dette per scusarsi ... tanto lo schifo, ma anche tante le risate e tante le attenzioni ricevute.
Tanti i pianti, un pò meno le gioie anche se importanti.
E sono proprio quelle che mi hanno portato alla serenità di ora.
Ci sono un sacco di cose che finiscono, o che devono finire, o che finiscono anche se non vorresti.
Perdi un sacco di tempo a pensare al dolore che ti provocano queste continue parole dal nome "FINE" che non ti accorgi che ci sono altre mille cose che sono cominciate, o che stanno per cominciare, o che vorresti che cominciassero ma non te ne rendi ancora conto.
Poi, piano piano, ti illumini ... e ricominci anche tu.
E quando c'è anche qualcuno al tuo fianco che ti tiene la mano, è ancora meglio.

13 dicembre 2007

Via il neo, via il dolore? ... non mi risulta ...

La sveglia suona, mi alzo piano, attenta a qualsiasi movimento come negli ultimi tre giorni.
Stendo il braccio ... niente.
Lo piego ... un pò di fatica ma meglio di ieri.
Lo tiro indietro ... ahi! Ma sempre meglio di ieri.
Ma sì, basta star qui a casa a fare la moribonda. E' ora di tornare al lavoro. Tre giorni a casa son più che sufficienti.
Quindi faccio colazione, pastiglia antibiotica, mi lavo, jeans, maglietta, maglioncino, scarpe, sciarpa, giubbotto di "Brian & Garrison" come dice Ade e via ... finalmente aria fresca.
Azz ... altro che fresca: FREDDISSIMA!!!
Freddooooooooooooooooooooooo!!!!
Posso cambiare idea e ritornare a casa sotto le coperte a fare la finta moribonda?
No, eh?
Mi sa che no se puede!!!

;-)

03 dicembre 2007

Piccole pesti crescono ...

Sei proprio una bella pequeña, va dicho!!!

29 novembre 2007

Lentamente.

Chiudi gli occhi e lascia che ti porti via con me, mentre rallenta il mondo intorno. E' notte, oramai. Naufragando dentro tra emozioni complici, saprò tenerti stretta mentre sogni con me. Le tue mani graffiano, le labbra mordono, mentre intorno le ombre si amano giocando con noi. Improvvisami baci, tremando ti agiti un po' ... e in un attimo poi siamo soli. E adesso lentamente, segretamente, scivolando sulla pelle tieni forte le mie mani. Voglio viverti! Dolcemente, profondamente, respirando sulla pelle scende dolce questa notte. E adesso vivimi!

26 novembre 2007

Il destino gioca con noi.

Lei era sempre stata la cocca di papà. Erano quattro figli, ma lui aveva sempre confessato senza vergogna che quella figlioletta un pò ribelle gli aveva conquistato il cuore più degli altri.
Un padre padrone poco convincente sullo sfondo di una città meridionale che non permetteva di andare fuori dagli schemi.
Lei sapeva di questa predilezione del padre nei suoi confronti, ma non ne aveva mai approfittato.
Eseguiva i suoi compiti da perfetta secondogenita, senza fiatare, per evitare i castighi di cui lei e i suoi fratelli sempre temevano.
Il suo "compito" preferito era andare a comprare il latte al negozio all'angolo. Era una breve passeggiata lungo il mare di una città che non aveva mai sentito realmente sua. "Me ne andrò via da qui, un giorno!", pensava. Nel tragitto che portava al negozio i suoi battiti acceleravano, un pò perchè aveva il passo svelto da bambina tredicenne sveglia e un pò perchè sapeva che, fuori dal negozio, c'era chi l'aspettava.
Era un ragazzino simpatico, alto, forte anche se un pò sfaticato. Ma la faceva ridere, e spendevano sempre qualche minuto fuori dal negozio a parlare del più e del meno, imparando a conoscersi meglio.
Ormai era diventata un'abitudine. Tutte le volte che lei andava a comprare il latte per la mamma, lui si faceva trovare davanti al negozio.
E così per molto tempo.
Un giorno, mentre chiaccheravano sugli ultimi gossip della scuola, lo zio della ragazza passò davanti al negozio e vide la bambina intrecciare discorsi con "il ragazzino di fronte a Don Gaetano".
Li vide, ma non disse niente, e proseguì.
Senza esitare, lo zio andò subito a casa di Don Gaetano e gli raccontò senza mezzi termini quel terribile incontro che aveva fatto.
Alchè Don Gaetano uscì di casa, andò volutamente al negozio dove c'erano i due ragazzi, passò davanti a loro volutamente senza fermarsi, disse volutamente un veloce: "Buonasera!" e se ne andò.
La ragazzina, appena vide il padre che si dileguava, non ebbe dubbi e disse a quel bel giovanotto di fronte a lei: "Stasera a casa son mazzate!!!".
Quando la giovane ribelle rientrò a casa trovò in salotto lo zio e il padre ad attenderla.
Il padre, che non aveva mai osato picchiare quella sua figlia prediletta, per non rovinarsi la reputazione di padre padrone e per non rivelarsi in realtà un "debole" nei confronti della figlia, diede una forte sberla alla ragazzina che, dal dolore e dallo spavento, si rifugiò in camera a piangere.
Dopo questo scenario tipico napoletano la ragazzina, stupita dal fatto che per la prima volta suo padre l'aveva picchiata, si ammalò. Le febbre a 39 per parecchi giorni sottolineava il grande stupore e spavento dopo la lite con il padre, il quale dopo qualche giorno andò in camera della figlia e le disse: "E io che potevo fare, secondo te?", quasi a giustificare il suo comportamento con il fatto che in casa c'era lo zio e lui doveva per forza dimostrare la sua autorità nei confronti della figlia.
La piccola ribelle, dopo il fattaccio, si intestardì e disse: "Se non volete che io lo veda fuori casa, allora mi fidanzo in casa!".
E così fu.
Nonostante il padre non fosse d'accordo e non approvasse l'unione, la ragazzina si fidanzò.
Passarono cinque anni di fidanzamento. Il ragazzino ormai quasi uomo aveva cominciato a lavorare prima in paese ma, a causa del poco lavoro, si trasferì a Varese.
Passò un anno di amore a distanza che ben presto i due innamorati decisero di interrompere con l'annuncio di voler convolare finalmente a nozze.
Rapidi i preparativi, tantissimi gli assegni firmati, perfetti i vestiti per le nozze e le bomboniere.
Ormai mancavano 4 giorni al matrimonio e l'uomo "del nord" ritornò in paese per, in teoria, terminare gli ultimi preparativi.
Ma ...
Arrivò in paese in compagnia di una giovane donna che, senza vergogna e giudizio, presentò a tutti come la sua nuova innamorata.
Uno schok che unì l'intero paese, compresi i genitori di lui che erano così tanto affezionati alla ragazza del Don Gaetano e che ormai adoravano come una figlia.
Lui scappò in ritirata a Varese, Don Gaetano consolò (anche se felice, ma arrabbiato) la sua povera figlia rifiutata all'ultimo, la quale ancora non riusciva a rendersi conto di quello che le era appena accaduto.
Passarono giorni, mesi e col tempo altri fatti sconvolgenti metterono finalmente a tacere le dicerie sul suo matrimonio mancato.
Passarano un paio di anni e la ragazza ribelle ormai aveva dimenticato tutto, anche se aveva incamerato le sue esperienze crescendo con un maturità tale di chi, nonostante la giovane età, già ne sa.
E quella sera lei era già splendida e super pronta per la festa del paese che ogni anno lei e suoi fratelli attendevano con ansia.
Cibo, vino, musica, balli, e tanti tanti tantissimi ragazzi.
Ma quell'anno non era una festa come tutte le altre, era una festa particolare. Una festa in cui incontrò un ragazzo che, questa volta, la voleva. La voleva davvero. Che combattè contro ogni cosa pur di farla sua, anche contro i 900 km che li separavano.
Un anno e mezzo di fidanzamento e poi, senza più aspettare, si sposarono.
E, questa volta, il matrimonio si fece davvero.
32 anni d'amore fa.
E io, orgogliosamente, ne sono il frutto.

23 novembre 2007

Notimetolose :-)

Che senso ha contare i giorni, i mesi o gli anni???

E' decisamente molto molto molto meglio viverli ...

;-)

22 novembre 2007

RHABAR - Karaoke, 21 novembre 2007.

Quante volte si dicono parole
che vorresti subito cancellare
e nascono barriere che non cadono più
ferendo chi ci ama come hai fatto tu.
Quante volte anche i più grande amori
soffrono le pene di questi errori
e quante volte ci, ci si perde così
in stupidi rancori per poi trovarsi soli.

Gente come noi che non sta più insieme
ma che come noi ancora si vuol bene
amori unici, ma tanto fragili.
Storie vere e senza fine.

E' così difficile perdonare
chi ti ha fatto piangere e stare male
ma c'è una vita sola e la vorrei con te
con tutti i suoi problemi, tutto quel che c'è.

La lontananza è peggio di una malattia
se ami qualcuno che non c'è
in nome dell'amore non buttarlo via
qualcuno ne morirà se non ritrova te.

Gente come noi che non sta più insieme
ma che come noi ancora si vuol bene
amori unici, ma così fragili.
Storie vere che fanno male.
A tutti quelli che credono all'amore
ma spesso come noi son persone sole
nel cuore stringono ricordi e brividi.
Gente come noi che sogna ancora.

- Ivana Spagna -

19 novembre 2007

All I want for Christmas ... is not to have Christmas!!!

Si comincia a sentire "odore" di Natale.

Bleah, che puzza!!!

16 novembre 2007

Friends with benefit (Capitolo 2)

Abbiamo sbagliato.
Non c'era e nè tanto meno c'è bisogno adesso di farmelo presente.
Ne sono consapevole della grande cazzata che ho, ha e abbiamo fatto.
Sono la prima a dire che, tornassi indietro, non lo rifarei.
Ma chi è così bravo che riesce a resistere alle tentazioni, quando non esiste nessuna ragione per cui tu debba farlo?
Era una tentazione da evitare, già. Ma il danno è stato fatto ormai.
Perchè ritirarlo fuori ancora e ancora e ancora?!!
Sono due mesi che sto cercando di dimenticare e ogni volta, per una ragione o per un'altra, mi si ripropone ancora tutto davanti agli occhi.
Ho detto basta. Non ne voglio più sapere.
Quattro mesi di una me che non riconosco, ma che cmq c'è stata ... e io non posso cancellare.
C'è solo la voglia di cercare di buttarmi tutto alle spalle..
Ricucire quel poco che si può ricucire.
Chiudere definitivamente i miei errori nel cassetto e farne tesoro.
Ripartire finalmente a testa alta con qualcuno che mi ha fatto riscoprire i miei valori.

Continuare a ritornare lì, sempre lì ... sempre a toccare quel tasto dolente che, anche se adesso tutto è passato, cmq rimane sempre a infastidire il cuore.
Basta.
Si sbaglia nella vita.
Non possiamo sempre fare la cosa giusta al momento giusto.
Bisogna anche sbagliare per capire fino a quanto ci si può spingere e per riconoscere i nostri limiti.
Pagandone le dovute conseguenze.

Abbiamo sbagliato, è vero.
Ma eravamo libere di farlo ...

E LIBERISSIME DI NON DIRLO!!!!

15 novembre 2007

"L-O-V-E" - Joss Stone

L is for the way you look at me
O is for the only one I see
V is very, very extraordinary
E is even more than anyone that you adore and
Love is all that I can give to you
Love is more than just a game for two
Two in love can make it
Take my heart and please dont break it
Love was made for me and you
Love was made for me and you
Love was made for me and you.




... Meravigliosa!!!! ...



12 novembre 2007

They don't work, but it works

Ci sono cose che possono farti ancora un pò "male".
Ci sono cose che non sopporti.
Altre che non condividi.
Ci sono cose addirittura che ti rendono così nostalgica che ti portano quasi a recriminarti.
Ci son cose che non vanno come vorresti.
E ci sono anche cose che ti aspetti ma invece non arrivano.

Già.

Ci sono un sacco di cose che forse non funzionano come dovrebbero (o come vorresti), però c'è quell'unica cosa che invece funziona e ti fa sentire pienamente sazia.

09 novembre 2007

In realtà ...

... non c'è molto da scrivere.

C'è molto da vivere, però.

:-)

08 novembre 2007

Disse la vacca ...

E' con immenso piacere che vi comunichiamo l'apertura ufficiale del blog tanto atteso "DISSE LA VACCA.."

Potete raggiungerlo cliccando qui ---> DisseLaVacca !!!


VI ASPETTIAMO NUMEROSI CON I VOSTRI COMMENTI E VACCATE NUOVE!!

La stalla delle Vacche
Elox83 e LaGigiotta

29 ottobre 2007

E svegliarsi la mattina ...

Bello svegliarsi la mattina e rendersi conto che il primo pensiero è rivolto finalmente a qualcosa di bello.

A qualcuno di speciale.

Rivolto finalmente a qualcuno che ti sa far stare bene ...


:-)

25 ottobre 2007

"Fatti mandare dalla mamma" ... in esaurimento nervoso!

Io: “Facciamo la pace? Ne parliamo?”
Lei: “No, io con te non ci voglio parlare. Perché so già cosa mi devi dire e non ne voglio sapere.”
Da lì a un’ora, ci sono state solo urla …
Sbatto forte la porta d’ingresso ed esco di corsa di casa altrimenti rischio di spaccare qualcosa.
Devo portare fuori a cena Ade, stasera, e l’umore non è certo dei migliori.
Prima di andare da lei, faccio un salto da mia sorella.
Le racconto la sfuriata con la mamma. Le faccio capire che sono scossa e che l’unica cosa che volevo era chiarire con lei ma lei neanche me lo ha permesso e ha tratto le sue conclusioni senza volermi ascoltare.
(Strano litigare con mia madre. L’ultima volta forse risale all’età di 4 anni quando voleva togliermi il ciuccio!).
Ho bisogno della mia dose di Asia, prima di uscire.
Me la prendo, me l’abbraccio. La metto davanti a me e inizio con il repertorio della serie “quantosiamodeficientinoiadultiquandogiochiamoconibambini” in cui mi vede protagonista di smorfie, movimenti, canzoncine di cui mi dovrei assolutamente vergognare ma invece no. J
Asia mi regala tanti di quei sorrisi, mugugni, sbausci, loffette (.. ahah ..) che quel po’ di buon umore di cui avevo bisogno per la serata non tarda ad arrivare.
Esco, mi diverto o perlomeno ci tento.
Come ogni mercoledì l’ora è sempre fin troppo tarda quando varco la porta di casa. Mi tuffo nel letto e mi addormento in un nano-secondo.

Stamattina mi sveglio con gli occhi e la faccia gonfissimi come al solito.
Un dolore alla pancia fortissimo tanto che il latte lo butto nel lavandino perché solo a guardarlo mi vien su tutto il cinese di ieri.
Arriva mia madre in cucina: “Cos’hai?”
Io: “Niente, mi dà fastidio la pancia stamattina. Passerà.”, non la guardo nemmeno in faccia. Cosa che mi costa una fatica assurda.
Lei: “Avrai mangiato qualcosa che ti ha dato fastidio. O forse solo il nervoso di ieri.”
Io: “Può darsi.”
Lei: “Portati la pastiglia, nel caso peggiori.”
Io: “Ok.Ciao.”
Lei mi ferma, mi abbraccia, mi dice “Ti voglio bene”, e mi dice che stasera vorrebbe parlarmi e chiarire.

Ora mi rifaccio la domanda del test che girava in questi giorni:
- Cosa odi? Litigare con mia madre.

Non esiste niente di più brutto

19 ottobre 2007

Piccole Bimbe crescono ...

Inizia ad aprire e chiudere le manine di continuo.
Gioca spesso con la sua piccola linguetta quasi come se avesse imparato a fare le pernacchie.
Si guarda in giro, osserva tutto ciò che le passa davanti.
Si incanta davanti a qualsiasi tipo di rumore forte.
Ride di gusto quando le faccio muovere le braccine a tempo di "Umbrella" o se le canto: "E la Pequena balla a casa mia. E la Pequena è mia, mia, mia." :-)

Insomma, la bimba cresce.

La mia piccola Asia cresce ... ed è uno spettacolo vedere come cambia da un giorno all'altro!



17 ottobre 2007

The REAL Thing

No more living in shame
And I'm not gonna run or gonna hide away
No more telling all those lies
It's been too long ...
No more living in chains
No, I don't give a damn what the people say
There's no use holding back desire
We've burnt our fingers now let's jump into the flames

Never mind the stars in the sky
Never mind the when and the why
Got a feeling higher than high
This is the real thing!!!
Never mind the rain and the storm
We'll keep each other warm
We got something stronger than strong
This is the real thing!!!


Gonna walk out hand in hand
So let them criticise 'cos they don't understand
We've got nothing to hide
It's just love
I've had enough of shy
So let's go out and show them what we have inside
There's no use holding back desire
We've burnt our fingers now let's jump into the fire


- Lisa Stansfield -

09 ottobre 2007

"Friends with benefit"? ... No, thanks!!!

Stamattina su yahoo c'era in prima pagina questa bella notizia:

http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=20151&s=3&c=14

Sembra quasi fatto apposta. Sta parlando di me.
Anche se, dall'articolo, sembra che di persone che abbiano provato come me ad essere almeno una volta "Friends with benefit" siano davvero tanti.
Ironico il nome quanto il significato del termine, visto che di "benefit" io proprio non ne ho trovati.
L'unica cosa che mi verrebbe da dire è che quando ci sei dentro sembra tutto facile, perchè ti permetti di non pensare a niente "perchètantomicastiamoinsiemesiamosoloamichechevannocontrolaprimaregolamachehannotuttosottocontrollo".

Certo.

Come no.

Si è visto, infatti ...


Che poi è veramente assurdo ...
Prima che si infranga la regola, si è culo e camicia. Ci si racconta pure di quante volte si va a fare pipì e o se si è fatto il pisolo prima di cena o meno, della serie "ci raccontiamo tutto perchè ci viene naturale come a me dare il bacio a mia madre prima di uscire di casa e a te fare colazione a casa prima di andare in ufficio".
Poi si infrange la regola.
E da lì tutto cambia, porca paletta.
Perchè si intromette quel qualcosa che prima non c'era ... che non si è mai pensato ci potesse essere un giorno ... e che non si sa come prendere.
Quindi cosa fai? ..... niente .... assolutamente niente! Ti travesti da gnorri (nome che più avanti diventerà -coglione-) come per dire: "So che dovremmo parlarne, ma non ne parlo!" e "Magari dovrei chiederle che cosa stiamo facendo, però non lo faccio perchè mi viene più facile non pensarci!" e via ... si va avanti così. Si continua a raccontarsi delle volte in cui si va a fare pipì e pisolo, e si evita strategicamente (avverbio che più avanti diventerà -coglionamente-) di parlare e/o menzionare e/o accennare alla prima, sana, ovvia, complicatissima regola del -nonfaresessotraamichechenonècosabuonaegiusta-.

YO!!!!
Perchè quando c'è una strada facile, anche se è quella più sbagliata, la si prende comunque. Perchè è più facile. Appunto!

Comunque ....

Una volta che questa regola viene infranta con regolarità e senza spiegazione alcuna, datevi più o meno il tempo di qualche mese ... giusto il tempo in cui scatta il momento in cui si entra in crisi perchè non c'è più niente sotto controllo e quindi ciò che per te è ovvio, per lei non lo è. Ciò che per lei è scontato, per te non lo è. E ciò crea magicamente una spaccatura tra voi che non credevi potesse essere possibile.
E quindi ...

Casini, mica casini.
Incompresioni, mica incomprensioni.
Pianti, mica pianti ...

E, ovviamente, The End.
Fine della trasmissione.

Il sesso viene automaticamente messo da parte.
Arranchi cercando di non far scappare l'amicizia, ma è una lotta dura.
Non vi sentite più, non vi vedete più, in attesa di capire come muoversi.
La paura di perdere tutto la puoi toccare addirittura con mano.
E intanto tu ti mangi le mani, i piedi, le unghie, tutto il corpo a pensare alla cazzata che hai fatto e vorresti tornare indietro ... ma non si può: ovvio!
Tu sei vulnerabile quanto lei. Non sai cosa fare, non sa cosa fare, non si sa mai che cazzo fare in questi casi.
L'unica cosa certa è che niente è come prima ... e chissà se lo sarà mai.
E che la sola cosa che vorresti, e nient'altro, è ritornare a sapere ancora quante volte al giorno va a fare pipì e se ha fatto il suo solito pisolo prima di cena ....

Quindi, miei cari FRIENDS:

"Don't be - Friends with benefit - .... because - Friends with NO benefits - IS BETTER!!!!"

Ah, e l'articolo c'ha ragione. Minchia se c'ha ragione!!!!
:-)

Cazzo rido?

07 ottobre 2007

...

"E in questa notte di perplessità
anche la luna si domanderà
quanto ci costa aver scelto di vivere soli a metà!!!"

30 settembre 2007

Aventura - Mi todo

En ti estoy pensando llorando aqui con esta soledad
Si es un error amarte mi corazon no dice la verdad
Que estoy ahogado en ti y no podre vivir si tu no estas aqui..

** Y te dare todo mi alma y corazon
y te dare mi amor y toda mi pasion
porque no podre vivir sin tu cuerpo junto a mi
mamita no podre vivir sin ti

Dime si me sientes cuando te estoy mirando al despertar
te veo claramente solo en mi suenos te puedo amar
y tu te alejas mas como una estrella fugaz que no puedo alcansar

** Y te dare todo mi alma y corazon
y te dare mi amor y toda mi pasion
porque no podre vivir sin tu cuerpo junto a mi
mamita no podre vivir sin ti ...

24 settembre 2007

" ... Con quelle stelle puoi giocar ... "

Un video in cui si vedono le sue mani sul pianoforte mentre suona: "Il mondo è mio!".
Questo è stato il suo regalo di compleanno (oltre ad un pijama troppo simpatico!!!).
Una cosa tenerissima che mi ha portato un pò di nostalgia.

Che poi non sempre è così pesante stare insieme a lei.
Nel senso che ci sono delle volte in cui, quando mette da parte l'acidità, risulta addirittura simpatica.
E si riesce a parlare, soprattutto.
E magari anche a sorridere un pò più del solito.
Tante cose/atteggiamenti di me di adesso lei non li capisce o non li concepisce. Tante cose io non gliele posso nemmeno spiegare, come lei del resto. Mi critica in un sacco di cose di cui però non sa darmi la motivazione.
E, come al solito, io sono un fiume di domande che ogni volta si ritrovano senza risposte.
Ieri sera, invece, la domanda l'ha fatta lei ...

"Perchè al tuo compleanno c'erano tutti e invece, a me, mi hai lasciata a casa?"
"Avevo le mie ragioni ..."
"Vedi? Perchè t'arrabbi con me che non ti dico perchè non mi fido di te quando nemmeno tu riesci a dirmi perchè non c'ero al tuo compleanno?"

E ha ragione.

Poi la serata procede lenta e inaspettatamente mi ritrovo a chiaccherare e quasi a confidarmi con la mia eterna rivale (cosa che fa ridere eppure è successo davvero!!!) e scopro cose sconvolgenti che mi fanno saltare i nervi.
Mi viene pure voglia di chiamarLa, di raccontarLe quello che ho scoperto ma poi decido che è meglio di no.
"Non correre, Elo. E' ancora troppo presto.", penso.

Così torno a casa, ormai sono le due, mi metto sotto le coperte ormai fin troppo leggere per la temperatura che c'è in questi giorni, mando un sms alla rivale per sottolinearle quanto è buffo il fatto che ora parliamo senza problemi, mi rannicchio intorno al mio cuscino Gino ... e chiudo gli occhi.

Ma non il cervello. Lui non si ferma mai ... purtroppo.

21 settembre 2007

Voltando pagine ... e pagine ... e pagine.

E' sempre così ogni volta.
Tutte le volte che nella mia vita avvengono dei cambiamenti forti, io mi rifugio inevitabilmente sui libri.
Me li magno.
Li divoro.
E non mi bastano mai.
Nè inizio uno, lo leggo in qualsiasi momento-attimo-secondo libero, lo finisco e ho già nel cassetto già pronto il prossimo libro che leggerò.
E così mi ributto in un'altra trama, in altre vite, in altre storie. E io così cancello per quei pochi momenti la mia, di storia.
E' rilassante. E la mia testa ne giova tantissimo, di questo mio "piacere intellettuale".
La Pervy, invece, mi crea qualche problemuccio.
Stare al volante rende le cose un pò più difficili per i miei pensieri che scivolano veloci lungo la strada e mi fanno ripercorrere cose che non vorrei rivivere o mi fanno arrivare a conclusioni a cui non vorrei arrivare.
Che adesso va già meglio perchè questi tipi di pensieri mi vengono a cercare solo la mattina mentre guido verso l'ufficio. Ma una volta che la Pervy è parcheggiata, si cancella tutto.
Che robe strane.
'Ste donne!!!
Siamo di un complicato che, la metà di quello che siamo, sarebbe già eccessivo.

Ma che post ho scritto? E' inconclusivo.
Vabbè, andrò a nascondermi in un libro ... :-)

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"I didn't lose my mind, it was mine to give away.
Couldn't stay to watch me cry, you didn't have the time.
So I softly slip away..."

No regrets - Robbie Williams

18 settembre 2007

"Talìa che duuuuci!!!"

E' stato un pò come ritornare indietro nel tempo, solo che oltre ai soliti cinque della famiglia c'era anche una new (tanto attesa) entry: la piccola Asia.
Bello riannusare quel senso di famiglia unita che da un bel pò mancava in casa MyPassion.
Portare Asia a fare una passeggiata sulla spiaggia tutti insieme.
Giocare a racchettoni con il cognato cercando di metterlo in difficoltà.
Andare in giro con Asia e doversi fermare ad ogni persona che incrociamo che, immancabilmente, guarda la pequena e dice: "Talìa che duuuuci!!!" (guarda che dolce, ndr.)
Ritrovarsi tutti quanti al tavolo a fare colazione insieme mentre Asia tenta di attirare l'attenzione dedicandoci la sua canzone preferita: il pianto incazzato!!!
Abbiamo scoperto che, per calmarla, basta mettere un pizzico di miele sopra il ciuccio e prenderla in braccio a pancia in giù ... tempo record si calma, si addormenta per circa tre minuti, per poi risvegliarsi e urlare di nuovo. Forse non è proprio un trucco che funziona, ma sempre meglio di niente. ;-)

La mia isola, quest'anno, mi ha salutata con un cielo in versione "panna montata" che piano piano è andato schiarendosi lasciando il posto ad un azzurro acceso degno di questa terra sicula.
E' quasi assurdo che si possa riuscire a fare a meno di tante cose per tre lunghi anni di fila e poi, nel momento in cui le vedi, le tocchi, le vivi di nuovo rendersi conto che in realtà non ne si può fare a meno e che in fondo sono mancate da morire.
Com'è possibile?
Fino a qualche giorno fa non ricordavo più l'odore di pesce grigliato sul barbecue. Non ricordavo il rimbombo delle voci nel corridoio di casa. Avevo rimosso l'odore di canne sulla strada verso il mare; le impronte degli scarabeo sulla sabbia; la fontanella sulle dune della spiaggia.
Non ricordavo il sole che tramonta dietro le casette sul lungomare.
Mi ero dimenticata del solletico sotto ai piedi mentre cammino sulla sabbia bagnata vicino a riva; le tre secche del mare visibili dalla riva; il rumore del mare di sera mentre passeggio verso il centro. Il paninaro, il palco dei concerti, la sala videogiochi che non c'è più. La lucettina fuori dall'ingresso di casa per il rientro a notte inoltrata.
Come dimenticarsi dell'amaca dei grandi pisoli pomeridiani di papà, lo scirocco caldo, il venticello fresco che tiene compagnia mentre si legge un libro sul lettino.
I km in acqua per riuscire ad arrivare al punto in cui non si tocca più; la spiaggia luuuuuuuunga e libera; le gemelline del paese ormai diventate maggiorenni.
E poi ... quel senso di infinita tranquillità che una giornata di Tre Fontane sa regalarti ogni volta!
Insomma avevo scordato tutto ma poi, quando ho rivissuto tutto, mi sono accorta che mi è mancato davvero tutto.
Soprattutto lui: quel cielo ... quel cielo di notte che mi lascia tutte le volte letteralmente senza fiato. Quel cielo che mi ha tenuto compagnia in tante tantissime notti in cui facevo fatica a prendere sonno.
E in questi giorni l'ho riscorperto, bello come sempre, nero come il carbone adornato di stelle lumonisissime che, se le guardi fisse per cinque minuti di fila, sembra quasi che si avvicinino a te sempre di più. Il carro è sempre lì, dietro l'albero dei limoni, che mi sbircia mentre tento di adocchiare almeno una stella cadente.
Mi emoziona sempre, guardare quel cielo di notte. E' un qualcosa che mi spaventa e mi affascina allo stesso tempo.
Un pò come la mia vita, ultimamente.
Con la differenza che quel cielo non cambia mai. E' sempre lì, bello come non mai e sempre uguale.
La mia vita, invece, mi sembra quasi di averla persa per strada e, se per caso dovessi incrociarla e ritrovarla, forse non la riconoscerei ...

12 settembre 2007

Insofferenza

Sono insofferente, va detto.
Non mi va bene niente ultimamente.
Rischio di far qualche casino e non è il caso.

Devo cambiare aria per un pò ... ho bisogno di respirare, più che altro, visto che qui a Milano mi manca proprio l'aria.

Sicilia sto arrivando!!! Strisciando, ma sto arrivando ...

10 settembre 2007

It's murder on the dancefloor

E' testato, provato e ripetutamente confermato che andare a ballare mi scarica da tutto e mi rende impermeabile a qualsiasi pensiero.
Non ho nemmeno bisogno di prendere pastiglie e fumarmi chissà che cosa come fanno in tanti per cercare di scappare dal mondo e rinchiudersi in un "Paradiso a breve scadenza". Per me la musica è già una droga ... seguo il suo ritrmo, mi faccio trasportare, il corpo si muove ... e così la testa si libera da tutto.
Anche questo sabato, come ai vecchi tempi, ci siamo fatte cacciare dalla discoteca. Fare chiusura senza fermarsi un attimo di ballare è quasi incredibile. Vai verso il parcheggio a riprenderti la macchina che pensi: "Ma davvero ho ballato 5 ore senza sosta?" ... stenti a crederci anche tu stessa. Eppure è così.
Un breve, brevissimo weekend fuori porta che fa sempre bene alla salute, ecco!

Poi ovviamente ci sono anche i dettagli del weekend ... ma son dettagli! Come al solito.

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"E non mi riesce facile parlare di questo soprattutto adesso che non c'è.
Sarebbe molto più bello, per non dire stupendo, tornare a dirti quanto ancora ce n'è di bene per te.
Ma in fondo fa lo stesso, in fondo quello che voglio è che tu sia contenta. Vederti sorridere e niente di più."

Lunapop - Niente di più

07 settembre 2007

Ai fornelli.

Già il fatto di essere riuscita a cucinare un primo piatto senza far danni e permettendo quindi ai miei ospiti di continuare a vivere la loro vita senza pericolo, per me è un'altro appagante motivo per cui essere fiera di me quest'oggi.

Anche perchè tutto questo silenzio che c'è negli ultimi giorni è assordante e io devo cercare di tenere la mente, il fisico e la voglia di fare in costante stimolo per non pensare, in attesa che quel qualcuno sia pronto a rompere questo triste, ma quanto pare necessario, gioco del silenzio.
Quindi stasera, visto che sono presa benissimo nella mia versione culinaria, mi cucinerò un altro primo piatto delizioso (o perlmeno si spera!), ovvero la pasta al sugo di tonno.

Vedremo se riuscirò a stupirmi di me stessa anche questa sera ... :-)

05 settembre 2007

Mentre tutto scorre ...

Stamattina mi sono svegliata tranquilla.
Non ho quella sensazione di vuoto dentro.
Il mio lavoro di "cercodimetterelecoseinordine" funziona.
Sono anche arrivata a pesare 53.1 kg ed è un miracolo! Se ci fosse qui mia madre, mi direbbe di rimettermi sulla bilancia perchè vuole vederlo con i suoi occhi.
Mangio in continuazione e, per chi mi conosce, sa che vuol dire che sto guarendo.
Mi sono anche letta un paio di ricette ieri, prima che tornino i miei devo imparare a cucinare almeno un primo piatto. E' il mio proposito a breve scadenza!!! E va raggiunto!!! :-)

Io intanto attendo ... attendo che il tempo passi e che si ritorni a recuperare quell'amicizia che sicuramente vale più di tutto quello che è successo in quest'ultimo periodo.
Lei ha chiesto del tempo, com'era prevedibile. Le viene in automatico allontanarsi quando si sente soffocata.
Mi manca, è ovvio. Ma io sto al mio posto, com'è giusto che sia.

Asia mi aspetta giù sulle rive del mio primo vero mare, e io non vedo l'ora di guardare quegl'occhietti quasi blu che scrutano, osservano, sbirciano intorno senza scorgere ancora nulla se non ombre confuse in costante movimento intorno a lei.
Ritorno alle origini per me, nel prossimo weekend. Mi ritufferò nello stesso mare cui per anni non ho mai saputo rinunciarvi ... come si dice? Il primo mare non si scorda mai!!! :-)

03 settembre 2007

Riordinando la vita ...

Senso A = Amicizia

Senso B = Sesso

Senso C = Provare ad unificare i due sensi


Ha chiesto il Senso A. E quello le sarà dato. Con il tempo ...
Certe cose, purtroppo, non si dimenticano.
E io non riesco ancora a credere che sia successo davvero.
Come abbiamo fatto ad arrivare fin qui?

Ordine, Elo. Ci vuole ordine.
Ce la puoi fare.

30 agosto 2007

Senza parole

Mi sento uno schifo.
La collezione di fazzoletti nel cestino dell'ufficio, due occhi gonfi come la muerte de la fuentes e una costante tristezza che non mi abbandona.
Vi presento la mia vita di questi giorni!!!
E ora che anche tutta la mia famiglia se n'è andata a farsi la sua meritata vacanza, io mi sento ancora di più senza uno straccio di forza mentale.

Apro e chiudo in continuazione il foglio bianco di una mail perchè c'è la voglia di scriverle e di dirle qualcosa, ma fondamentalmente non c'è più niente da dire ormai e rimango sempre senza parole davanti allo schermo. Come si può dire qualcosa davanti a nessuna risposta e a un dato di fatto chiarissimo davanti agli occhi? Non si può.
E inevitabilmente il foglio rimane bianco e lo richiudo.


Ordine, Elo. Ci vuole ordine.


Settembre è alle porte, ormai. Mi ero ripromessa di provare a lasciarmi andare dopo l'estate, ma sono tornata a casa che adesso sono anche peggio di prima.

C'è il gelo dentro di me.

E un'ingestibile, profonda, sofferente delusione ...

29 agosto 2007

MyP, don't look your .jpg files!

Non ce la faccio ...
Non riesco a guardare le foto di Palma.
Per non parlare di quelle di Barcellona che sono anche peggio!
Le ho viste velocemente quando mi hanno dato il cd e poi basta.
Ricordano troppe cose ... troppe troppe cose.
Dette e non dette.
Nascoste e dichiarate.
Belle e brutte.

E quindi, per evitare di ammazzarmi ulteriormente lo stomaco, non le guardo.

Intanto indietreggio un pochino, anche se quel pochino mi costa una fatica boia ...

27 agosto 2007

Contrasto.

In questi giorni mi sento fierissima di me.
Ho fatto e detto cose che un tempo non avrei mai detto e fatto.

Sono fiera di me ...

Triste ... ma decisamente fiera!!!

24 agosto 2007

Chiarezze ... nella confusione.

"Tutti portiamo qualcun altro nel cuore, anche se non ci ricambia.
Immaginiamo di raccontargli cose che non gli diremo mai, lo rendiamo partecipe di tutte le stupidaggini che ci vengono in mente, sperando che capisca e risponda come ci aspettiamo, ma nella realtà non è quasi mai così. Ognuno percepisce le cose a modo suo."

... e le cose che vuoi veramente dire, rimangono congelate all'interno di sensazioni inaspettate soffocate da cose mai dette ...

02 agosto 2007

In partenza ...

E' quasi arrivato il giorno fatidico.

Domani si parte!!!
Domani prenderò il volo verso la Spagna lasciandomi alle spalle un sacco di cose.
Prima fra tutte la Lu.
L'idea di non poterla vedere nè sentire per sua scelta mi fa male al cuore, ma se vederla e sentirla vuol dire farla stare ancora più male allora io mi faccio da parte.
La lascerò respirare da sola, senza il mio/nostro cordone ombelicale.
Perchè è così che deve andare.
Perchè bisogna rompere le abitudini che ci hanno sempre legate, per poter davvero permetterci di dire: "E' finita!".
Devo ammettere però che con il passare del tempo, a lei, ci penso sempre meno. Inizialmente me lo imponevo, ora viene quasi più naturale.
Da quando è nata Asia, però, la Lu me la sento più addosso di prima. Fisicamente non c'è, ma è come se fosse sempre qui: quando stringo Asia, quando la guardo, quando rido delle sue smorfie.
Perchè la Lu conosce l'emozione che ho provato quando mia sorella mi ha detto che era incinta.
La Lu conosce il mio forte desiderio di diventare zia.
La Lu conosce le mie sensazioni durante l'attesa.
E anche se lei non c'era, scommetto che conosce perfettamente i brividi forti di commozione che ho provato quando Asia si è presentata piccola e inerme davanti ai miei occhi per la prima volta.
Sembra quasi stupido dire che mi manca ma è proprio in momenti come questi che la Lu si impone prepotentemente nella mia testa ed è una sensazione così triste che vorrei quasi scappare da me stessa per non sentirla più.
Ma non si scappa mai da queste cose, sarebbe una fuga inutile. Si sa.

E quindi parto. Ma non è una fuga, la mia. E' più che altro un modo per mettere tutto da parte, farmene una ragione, e ricominciare daccapo ... da me.

Qui a Milano, adesso, è troppo difficile lasciare tutto alle spalle.
Ti fai troppo prendere dalla freneticità della vita di città e finisci sempre col fare un sacco di cazzate che non riesci mai a capire. Non riesci a capire se sono veramente delle cazzate, oppure in realtà significano qualcosa che ancora non riesci a percepire.
Vado in Spagna anche per studiare e capire questo.
Tante cose ci sembrano facili da controllare perchè evitiamo di pensarci. Solo dopo capiamo che sono loro a controllare noi, proprio perchè non ci fermiamo a rifletterci su.

Mi sento come un puzzle disfatto, adesso. I pezzi ci sono tutti, ma devo trovare il modo di incastrarli nel modo giusto e ricomporre il mio vero IO.

Io vado in Spagna. L'intenzione è quella di rilassarmi, godermi quella sensazione di libertà mentale senza dovermi obbligare a risolvere tutto e subito.
Magari riuscirò anche a pensare un pò, ma non mi impongo di metterlo tra "i compiti da fare".

Il puzzle del mio vero IO lo ricompongo a settembre.
Quando torno rimetterò un pò d'ordine nella mia vita.
Farò di nuovo miei, i valori in cui credo.
Perchè ci vuole ordine nella vita.
L'istinto può aiutarti a buttarti nelle cose in cui sei priva di coraggio.
Ma è l'ordine che dà un senso a tutto. E la mia testa, ora, ha bisogno d'ordine.

Parto, folks.
Ci vediamo a settembre.

Ciao Afa.
Ciao Milano.

Ciao Lu ...

30 luglio 2007

28 luglio 2007 - Ore 23.53

... Non c'è nulla di più bello al mondo di ritrovarsi ZIA di questo splendore!!!!



26 luglio 2007

Tentazioni.

E mentre chiudo malinconicamente a chiave la porta del mio passato, il mio istinto continua a prendere il sopravvento ...

E' una forza trascinante, non riesco a farne a meno. Non riesco a resistere a quella strana voglia di chiudere gli occhi ... e cadere in tentazione!

25 luglio 2007

.. Chiudo a chiave ..

E' chiusa.
E' finita da tre mesi. E l'unica cosa certa che so è che è giusto che sia così. Ho preso la decisione giusta, ne sono sempre più sicura.
"Io indietro non ci torno più.", canta Eros. E io con lui.
Lei non sapeva darmi ciò che volevo, non più.
E io la facevo stare troppo male con le mie esigenze.
E' così che doveva andare e non ho rimpianti ...

Solo che a sentire che lei sta ancora così male, io impazzisco.
Non la amo più, ma la freddezza che mi rivolge tutte le volte che ci vediamo mi spacca il cuore in due.
Non posso vederla così, non ce la faccio.
Mi rende inerme e mi distrugge.

Non posso pretendere di rimanere nella sua vita, ora. Lei non vuole. O meglio, vorrebbe ma non ce la fa. Il suo problema è che non ce la fa nemmeno ad eliminarmi dalla sua vita.
Come me, del resto.

Ma si sa che, tra le due, io rimango sempre la più forte e ora tocca a me fare degli odiosissimi passi indietro e togliermi dalla sua vita per un pò.
E' l'unica cosa che posso fare per lei e per poter davvero avere ancora la speranza che, in un futuro, lei possa stare di nuovo bene e accettarmi nella sua vita.

Quindi stavolta chiudo davvero "la porta Lu" a chiave. Però faccio passare la chiave sotto la porta e gliela consegno. Se vorrà, sarà solo lei a poterla riaprire ...

23 luglio 2007

Tempesta

... sensazioni contrastanti fortissime, oggi ...

Mi sento quasi spaesata da queste sensazioni.
Le sento addosso quasi come una presenza fantasma.
Anche se ieri le potevo quasi toccare con mano ...
So che ci sono sempre state e non riesco a capirne il senso, eppure riesco veramente a sentire le loro vibrazioni solo adesso.

E' un pò come quando c'è il temporale.
Vedi il lampo, ma il tuono lo riesci a sentire solo dopo qualche secondo ...

18 luglio 2007

Inciampando.

Per quanto una storia possa essere chiusa definitivamente, ogni volta che i due protagonisti si incontrano c'è sempre qualcosa che scatta dentro. Qualcosa che si muove dentro in forme e sensazioni diverse tra loro.
Dallo stimolo di abbracciarsi forte alla semplice voglia di guardarsi negli occhi quei due secondi in più del dovuto per capire cosa sta pensando l'altro.
Dall'istinto di sfiorarsi la mano all'incancellabile possessivo affetto che si prova rendendosi conto che è sempre più finita.
Dall'esigenza di staccarsi di più dall'altro all'impossibilità di riuscire a farlo davvero.
Tutte le volte che la vedo, la mia mente si fa sempre viaggi lunghissimi di 4 anni alla riscoperta di ciò che aveva e ora non ha e di ciò che non aveva e che adesso ha. E tutte le volte mi riscopro ad incavolarmi con lei, con me e con NOI per quanto è stato così assurdo non riuscire ad incastrare le nostre reciproche esigenze.
"Quando avete ricominciato la seconda volta, si era già rotto qualcosa!", mi dicono.
Già ... E' verissimo. Solo che te ne rendi conto sempre e solo con il senno di poi ...
Inciampando qua e là, ora lei tenta di fare la sua vita ... come è giusto che sia, del resto.
Io invece sono "lapiùfortedellasituazione", dicono. E io lo lascio credere ben volentieri.
Almeno fingo anche io di sentirmi forte.
Tanto non si vedono tutti i gibolli che mi sono fatta, inciampando.
Li nascondo bene.
Un gibollo in particolare ...

12 luglio 2007

Esisterà un modo ...

... per stimolare la nascita?
Che ne so io, un esercizio particolare. O magari semplicemente un massaggio o robe varie.
Insomma, io inizio a temere di non riuscire a vedere Asia prima di partire per la Spagna.
Continuo a tartassare mia sorella con frasi assurde del tipo: "Inizia a spingere un pò!", o "Fai qualche esercizio stimolante alla patata!!!", ahahahah.
Sono già una zia cagacazzo e la nipotina non è nemmeno nata!!!

Fatto sta che, al momento, Asia è l'unica cosa di cui mi interessa ... perchè è l'unica cosa certa presente, o cmq in arrivo, nella mia vita.
Tutto il resto son dettagli confusi, incerti e a tratti anche insopportabili (anche se divertenti). E si sa che a me non piace vivere nel mezzo.
Ed è per questo che voglio andare in vacanza a riposare la testa.
Perchè so che, quando tornerà a casa con la mente più rilassata e un nuovo piccolo fiore in famiglia, la Elo ristabilirà l'ordine!!!

Quindi piccola Asia, fai un piccolo grande sforzicino per la tua zia e inizia a farti spazio nel mondo.
Perchè la zia, senza prima vederti, non ha proprio intenzione di andare da nessuna parte!!!!

05 luglio 2007

Sea, sweet sea!!!

Il mare volevo e il mare ho ottenuto.
Un weekend di relax tutto per me.

Qui a Milano le cose vanno troppo veloci, e io faccio fatica a stare dietro a tutto. E in molti casi ne sono addirittura indifferente. Certe cose le assorbo al 1.000% senza pensarci su ed altre ancora mi passano davanti e io nemmeno me ne accorgo.

Mentre lontano da Milano, o cmq da chi la rappresenta, riesco a vivere le cose al meglio. Perchè le vivo e le assorbo, ma poi riesco ad avere la mente libera e tutto il tempo per sedermi e rifletterci un pò su.

Ora son passati già 4 giorni da quando son tornata a Milano, e già mi sembra di essermi persa via tra un interesse fortissimo e l'indifferenza più totale. Bah.
In English that means F-E-A-R, I suppose.

Ci penserà la Spagna a lavare via tutte queste strane sensazioni? I hope so.

29 giugno 2007

* Angelo e Capretta *

- "Sì, ma come si spiega questo rapporto?"

- ".. da una cosa che doveva cominciare, che non è mai cominciata, e che non comincerà mai .. ma che è finita bene. Perchè è cominciato qualcosa di meglio ... "

25 giugno 2007

A.A.A.: Cercasi MARE!

Un sabato 23 giugno piuttosto difficile. Anzi, non difficile. Ma complicato da gestire. Soprattutto se non hai molte alternative.

Ho bisogno di staccare un pò.

Ho bisogno della mia medicina personale. L'unica medicina che mi fa veramente effetto.
L'unica che mi porta via la mente da tutto: .. il mare ..

19 giugno 2007

Pronti, partenza .. e via! .. ? ..

Un anno fa in questo stesso giorno avevo deciso di ricominciare con Lei.
E se penso a me un anno fa, mi rendo conto che tutto quello che volevo è ciò che ho adesso.
Ovvero stare con me. Vivere l'istinto. Fare cose nuove.
Ma c'era Lei. Come un'ombra che per quattro mesi mi perseguitava e che non mi permetteva di lasciarmi andare come avrei dovuto, invece, fare.
Così sono tornata con lei. Da lei e da tutto quello che era il suo mondo. Credendo che fosse la cosa migliore da fare, la cosa migliore per capire se quel "noi" era destino oppure no.

E' passato un anno e io sono solo IO. Il "noi" non esiste più. E nell'ultimo anno non credo sia mai esistito davvero, se non le volte in cui siamo scappate.
Ma io odio scappare. Che senso ha scappare dalla realtà se poi quando torni ritrovi tutto quello che hai lasciato?

E quindi adesso ci sono solo IO.
Strano che io me ne renda conto solo adesso. Dopo un mese e mezzo.
In questo frangente sono successe troppe cose. Tutto troppo in fretta. Tutto troppo incasinato.
Sono stata con me. Ho vissuto l'istinto. E ho fatto cose nuove.
Ma è stato tutto troppo veloce, non sono riuscita a controllare niente.
A realizzare niente.
Non c'è stata alcuna punteggiatura nella mia vita di questo mese e mezzo ... solo un discorso trascinante così veloce che non sono riuscita mai riuscita a rileggere per controllare se ci fossero errori.

Poi arriva dal nulla quel giorno in cui sei in macchina, sottofondo "una" canzone, la strada libera, il sole tra le nuvole davanti agli occhi ... e BOOM ... ecco che mi si proietta tutto davanti, una cosa alla volta.
E stavolta con la punteggiatura giusta ...
Lei, la nostra storia, la nostra fine.
E poi lei, l'istinto, il casino, la cattiveria.
Io, combattuta tra il fare qualche passo avanti e lasciarmi andare o fermarmi a riflettere.
Tutto addosso in un attimo. Ma con una strana delicatezza che ha permesso che io non sentissi male. Ma soltanto che io potessi rendermi conto della mia situazione.
Del mio vero IO di adesso.

Non c'è una vera conclusione per questo discorso.
So solo che ho corso troppo ultimamente. E ho cominciato a correre troppo presto.
Quindi Elo, non correre. Perchè prima di iniziare a correre c'è sempre il "Pronti, partenza e via" e tu, per il momento, stai appena sfiorando il "Pronti" ...

15 giugno 2007

Donne con le palle!!!

Non sono un'osservatrice per niente.
Non sono il tipo che si ricorda come eri vestito ieri o il giorno del nostro primo incontro, o se hai qualche particolarità, o semplicemente se ti sei appena tagliato i capelli.
Sono superficialissima, sotto questo punto di vista.

Però guardo, scruto e commento i fatti.
Alla fine sono proprio loro che fanno davvero la differenza nella vita di tutti i giorni!

Osservo ciò che la gente che mi circonda fa, ciò che vive, come la vive e soprattutto come l'affronta.
E non riesco davvero a credere quanto una persona possa riuscire a odiare così tanto se stessa da distruggersi il corpo, la mente e l'anima in tutto e per tutto.
Per amore, poi.
E a quasi 30 anni, anche.

Ci sono cose che io davvero non riesco proprio a concepire ed è proprio vero che, per quanto simili, noi essere umani siamo completamenti diversi l'uno dall'altro.

Come si fa a non volersi bene?
Come si fa a farsi distruggere così?

Il mio vero IO, invece, si vuole bene.
Col tempo ha imparato a mettersi davanti a tutto, ogni tanto. Quando ci vuole.
Perchè fa bene. Perchè se si sta bene con se stessi, si vive meglio il resto del mondo.

E il mio vero IO vuole vivere bene. Da solo e con gli altri.
Niente casini ... niente censura ... niente vie di mezzo.
Solo una donna.
Ma con sotto un bel paio di palle. Nell'evenienza ... :-)

13 giugno 2007

Un'altra me!!!

Il titolo del mio blog dice tutto: "Un altro io."
Il mio primo io è qui.
Un vero IO che è durato 4 luuuuuuunghi e frenetici anni.
4 anni di blog senza mai fermarmi.

E ora invece sono obbligata a fermarmi e a crearmene uno nuovo.
Troppa censura nel mio vecchio io. Iniziavo a non essere più me stessa.
Troppa gente che leggeva. Troppe persone che ci gironzolavano intorno!

E quindi anche per il blog, come per la padrona, era giunta l'ora di cambiare.

Ed eccomi qui. Tutta nuova, rosa, e profumata!!!!

Un'altra me, è vero. Ma sempre IO!!! Quella vera ... e senza censura ...

:-)