29 giugno 2011

Insicurezza.

Talvolta la non chiarezza rende insicuro anche il più determinato.
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23 giugno 2011

La moca dei pensieri

A volte bisogna avere paura per capire certe cose e per dar loro la giusta importanza.
Perchè, cazzo?
Perchè?
Mi sento il viso bagnato, ma ho paura a guardarmi allo specchio perchè riconoscere le mie lacrime ... riconoscere che sto piangendo mi indebolisce ancora di più. E allora vado in cucina, metto l'acqua e il caffè nella moca e aspetto con l'ansia di chi non ha nient'altro. Solo ansia.
L'odore del caffè che sale mi dà nausea. Mi allontano e cerco qualcosa da fare per alimentare la mia ansia, la mia paura.
Sono autodistruttiva, lo so. Mi cullo e mi cullerò tutta la vita di questo perchè mi convinco di non avere nient'altro. E forse, è giusto ammetterlo, perchè tutto sommato mi piace.
Stamattina, in bagno, ho guardato il rasoio e poi ho guardato il mio polso: è stato un processo automatico, istintivo e mentale. I miei movimenti, però, non hanno svolto l'ordine imposto dai miei occhi. Non so perchè. In fin dei conti amo vivere. Lo faccio male, ma mi piace.
Mi sdraio sul divano e conto. Comincio a contare e più vado avanti con i numeri, più penso che sono il numero di tutte le cose che ho perso. Tutte le persone che ho volontariamanete avvicinato per poterle respingere successivamente.
Sarebbe fottutamente inutile chiedersi il perchè, perchè lo sappiamo tutti: io e tutte le persone che hanno deciso di allontanarsi.
La solitudine è uno stato della mia mente che ho costretto a diventare reale. Tutto ciò che mi circondava ha dovuto per forza seguire le mie regole, perchè io non concedevo alle loro di soccombermi.
Ed eccomi qui. Sola, in ansia, impaurita, ... vuota.
Sono il niente. Il niente di un qualcosa che ha deciso di non essere.
Sono un fiore che non è mai chiesto acqua.
L'infarto di un cuore che batteva.
Sono il grido di una paura repressa.
Il vetro rotto di uno specch .... cos'è questo odore di bruciato?
Annuso l'aria.
.... CAZZO, il caffè.
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17 giugno 2011

Enough is never enough

Non si è mai abbastanza. Per niente e per nessuno.
Uff.
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