02 agosto 2007

In partenza ...

E' quasi arrivato il giorno fatidico.

Domani si parte!!!
Domani prenderò il volo verso la Spagna lasciandomi alle spalle un sacco di cose.
Prima fra tutte la Lu.
L'idea di non poterla vedere nè sentire per sua scelta mi fa male al cuore, ma se vederla e sentirla vuol dire farla stare ancora più male allora io mi faccio da parte.
La lascerò respirare da sola, senza il mio/nostro cordone ombelicale.
Perchè è così che deve andare.
Perchè bisogna rompere le abitudini che ci hanno sempre legate, per poter davvero permetterci di dire: "E' finita!".
Devo ammettere però che con il passare del tempo, a lei, ci penso sempre meno. Inizialmente me lo imponevo, ora viene quasi più naturale.
Da quando è nata Asia, però, la Lu me la sento più addosso di prima. Fisicamente non c'è, ma è come se fosse sempre qui: quando stringo Asia, quando la guardo, quando rido delle sue smorfie.
Perchè la Lu conosce l'emozione che ho provato quando mia sorella mi ha detto che era incinta.
La Lu conosce il mio forte desiderio di diventare zia.
La Lu conosce le mie sensazioni durante l'attesa.
E anche se lei non c'era, scommetto che conosce perfettamente i brividi forti di commozione che ho provato quando Asia si è presentata piccola e inerme davanti ai miei occhi per la prima volta.
Sembra quasi stupido dire che mi manca ma è proprio in momenti come questi che la Lu si impone prepotentemente nella mia testa ed è una sensazione così triste che vorrei quasi scappare da me stessa per non sentirla più.
Ma non si scappa mai da queste cose, sarebbe una fuga inutile. Si sa.

E quindi parto. Ma non è una fuga, la mia. E' più che altro un modo per mettere tutto da parte, farmene una ragione, e ricominciare daccapo ... da me.

Qui a Milano, adesso, è troppo difficile lasciare tutto alle spalle.
Ti fai troppo prendere dalla freneticità della vita di città e finisci sempre col fare un sacco di cazzate che non riesci mai a capire. Non riesci a capire se sono veramente delle cazzate, oppure in realtà significano qualcosa che ancora non riesci a percepire.
Vado in Spagna anche per studiare e capire questo.
Tante cose ci sembrano facili da controllare perchè evitiamo di pensarci. Solo dopo capiamo che sono loro a controllare noi, proprio perchè non ci fermiamo a rifletterci su.

Mi sento come un puzzle disfatto, adesso. I pezzi ci sono tutti, ma devo trovare il modo di incastrarli nel modo giusto e ricomporre il mio vero IO.

Io vado in Spagna. L'intenzione è quella di rilassarmi, godermi quella sensazione di libertà mentale senza dovermi obbligare a risolvere tutto e subito.
Magari riuscirò anche a pensare un pò, ma non mi impongo di metterlo tra "i compiti da fare".

Il puzzle del mio vero IO lo ricompongo a settembre.
Quando torno rimetterò un pò d'ordine nella mia vita.
Farò di nuovo miei, i valori in cui credo.
Perchè ci vuole ordine nella vita.
L'istinto può aiutarti a buttarti nelle cose in cui sei priva di coraggio.
Ma è l'ordine che dà un senso a tutto. E la mia testa, ora, ha bisogno d'ordine.

Parto, folks.
Ci vediamo a settembre.

Ciao Afa.
Ciao Milano.

Ciao Lu ...

2 commenti:

UovoallaCoque ha detto...

Chissà dove sei in questo momento, mentre guardi dall'oblò dell'aereo le città piccole piccole, quaggiù..
E così sei diventata zia di quella bellissima birisegola della foto, che tenera!
L'hai aspettata così tanto ardentemente, che alla fine hai visto? E' nata prima della partenza! :)

A proposito della partenza, spero che la vacanza ti aiuti a ritrovare la tranquillità interiore del tuo vero io che cerchi.
Sicuramente la lontananza "fisica" da Milano-e-non-solo ti farà bene.

Certo che è proprio strano: tu che scappi da Milano, ed io che muoio dalla voglia di trasferirmi..
Beh, ci vediamo a Settembre!!
Un bacio

Anonimo ha detto...

...un bacio per quando ritorni... buona pesca di valori....ma ti prego un pochetto.. giusto un poco abbronzati e fai vita da mare.. tu che sei così timidaaa... eh eh ;P bacio a.