E' più forte la paura di perdere una persona cara, o la frustrazione che provi nel momento in cui l'hai già persa?
Faccio ancora più fatica, in questi momenti difficili, a capire come si può credere ad un Dio che permette cose del genere. Dall'altra parte penso a quante persone, il solo fatto di crederci, possa generare così tanta speranza nei loro occhi e nei loro cuori e mi stupisco di come questo, per tanta gente, possa essere fortemente consolatorio. E' una cosa che io non condivido, ma che ho sempre cercato di capire e sempre preteso da me stessa di rispettare.
Io non credo in niente. E di certo, questo, non è per niente consolatorio per me. A volte li invidio, i credenti. Perchè la fede è una cosa che senti in un modo completamente irrazionale e istintivo, due caratteristiche che non descrivono la mia persona in alcun modo. Forse è proprio per questo che io e Dio non abbiamo rapporti.
La razionalità che, invece, è sita in me mi porta a credere solo in lui, mio zio. So che la sua grande voglia di stare al mondo sarà sufficiente per ancora restare qui, con noi.
Forza zio! Non è il tuo momento, tu lo sai che è così.
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