30 agosto 2007

Senza parole

Mi sento uno schifo.
La collezione di fazzoletti nel cestino dell'ufficio, due occhi gonfi come la muerte de la fuentes e una costante tristezza che non mi abbandona.
Vi presento la mia vita di questi giorni!!!
E ora che anche tutta la mia famiglia se n'è andata a farsi la sua meritata vacanza, io mi sento ancora di più senza uno straccio di forza mentale.

Apro e chiudo in continuazione il foglio bianco di una mail perchè c'è la voglia di scriverle e di dirle qualcosa, ma fondamentalmente non c'è più niente da dire ormai e rimango sempre senza parole davanti allo schermo. Come si può dire qualcosa davanti a nessuna risposta e a un dato di fatto chiarissimo davanti agli occhi? Non si può.
E inevitabilmente il foglio rimane bianco e lo richiudo.


Ordine, Elo. Ci vuole ordine.


Settembre è alle porte, ormai. Mi ero ripromessa di provare a lasciarmi andare dopo l'estate, ma sono tornata a casa che adesso sono anche peggio di prima.

C'è il gelo dentro di me.

E un'ingestibile, profonda, sofferente delusione ...

29 agosto 2007

MyP, don't look your .jpg files!

Non ce la faccio ...
Non riesco a guardare le foto di Palma.
Per non parlare di quelle di Barcellona che sono anche peggio!
Le ho viste velocemente quando mi hanno dato il cd e poi basta.
Ricordano troppe cose ... troppe troppe cose.
Dette e non dette.
Nascoste e dichiarate.
Belle e brutte.

E quindi, per evitare di ammazzarmi ulteriormente lo stomaco, non le guardo.

Intanto indietreggio un pochino, anche se quel pochino mi costa una fatica boia ...

27 agosto 2007

Contrasto.

In questi giorni mi sento fierissima di me.
Ho fatto e detto cose che un tempo non avrei mai detto e fatto.

Sono fiera di me ...

Triste ... ma decisamente fiera!!!

24 agosto 2007

Chiarezze ... nella confusione.

"Tutti portiamo qualcun altro nel cuore, anche se non ci ricambia.
Immaginiamo di raccontargli cose che non gli diremo mai, lo rendiamo partecipe di tutte le stupidaggini che ci vengono in mente, sperando che capisca e risponda come ci aspettiamo, ma nella realtà non è quasi mai così. Ognuno percepisce le cose a modo suo."

... e le cose che vuoi veramente dire, rimangono congelate all'interno di sensazioni inaspettate soffocate da cose mai dette ...

02 agosto 2007

In partenza ...

E' quasi arrivato il giorno fatidico.

Domani si parte!!!
Domani prenderò il volo verso la Spagna lasciandomi alle spalle un sacco di cose.
Prima fra tutte la Lu.
L'idea di non poterla vedere nè sentire per sua scelta mi fa male al cuore, ma se vederla e sentirla vuol dire farla stare ancora più male allora io mi faccio da parte.
La lascerò respirare da sola, senza il mio/nostro cordone ombelicale.
Perchè è così che deve andare.
Perchè bisogna rompere le abitudini che ci hanno sempre legate, per poter davvero permetterci di dire: "E' finita!".
Devo ammettere però che con il passare del tempo, a lei, ci penso sempre meno. Inizialmente me lo imponevo, ora viene quasi più naturale.
Da quando è nata Asia, però, la Lu me la sento più addosso di prima. Fisicamente non c'è, ma è come se fosse sempre qui: quando stringo Asia, quando la guardo, quando rido delle sue smorfie.
Perchè la Lu conosce l'emozione che ho provato quando mia sorella mi ha detto che era incinta.
La Lu conosce il mio forte desiderio di diventare zia.
La Lu conosce le mie sensazioni durante l'attesa.
E anche se lei non c'era, scommetto che conosce perfettamente i brividi forti di commozione che ho provato quando Asia si è presentata piccola e inerme davanti ai miei occhi per la prima volta.
Sembra quasi stupido dire che mi manca ma è proprio in momenti come questi che la Lu si impone prepotentemente nella mia testa ed è una sensazione così triste che vorrei quasi scappare da me stessa per non sentirla più.
Ma non si scappa mai da queste cose, sarebbe una fuga inutile. Si sa.

E quindi parto. Ma non è una fuga, la mia. E' più che altro un modo per mettere tutto da parte, farmene una ragione, e ricominciare daccapo ... da me.

Qui a Milano, adesso, è troppo difficile lasciare tutto alle spalle.
Ti fai troppo prendere dalla freneticità della vita di città e finisci sempre col fare un sacco di cazzate che non riesci mai a capire. Non riesci a capire se sono veramente delle cazzate, oppure in realtà significano qualcosa che ancora non riesci a percepire.
Vado in Spagna anche per studiare e capire questo.
Tante cose ci sembrano facili da controllare perchè evitiamo di pensarci. Solo dopo capiamo che sono loro a controllare noi, proprio perchè non ci fermiamo a rifletterci su.

Mi sento come un puzzle disfatto, adesso. I pezzi ci sono tutti, ma devo trovare il modo di incastrarli nel modo giusto e ricomporre il mio vero IO.

Io vado in Spagna. L'intenzione è quella di rilassarmi, godermi quella sensazione di libertà mentale senza dovermi obbligare a risolvere tutto e subito.
Magari riuscirò anche a pensare un pò, ma non mi impongo di metterlo tra "i compiti da fare".

Il puzzle del mio vero IO lo ricompongo a settembre.
Quando torno rimetterò un pò d'ordine nella mia vita.
Farò di nuovo miei, i valori in cui credo.
Perchè ci vuole ordine nella vita.
L'istinto può aiutarti a buttarti nelle cose in cui sei priva di coraggio.
Ma è l'ordine che dà un senso a tutto. E la mia testa, ora, ha bisogno d'ordine.

Parto, folks.
Ci vediamo a settembre.

Ciao Afa.
Ciao Milano.

Ciao Lu ...