Sono più le volte in cui i libri li divoro in pochi giorni che quelle in cui li leggo con calma.
Perchè tendenzialmente sono più i libri che non mi coinvolgono che quelli che, invece, lo sanno fare davvero.
Lo capisco subito quando un libro mi piace.
Perchè rallento la lettura. Lo leggo con calma, me lo assaporo.
Ci metto un sacco di tempo a finirlo, studiando i termini (qualche volta addirittura mi appunto alcune frasi che mi fanno riflettere), analizzando i fatti ed entrando nella storia come se fossi una mini-comparsa che spia da lontano gli avvenimenti.
Sembra stupido, ma se faccio così è perchè il libro mi piace davvero tanto e vorrei gustarmelo piano e bene, poco alla volta e dettagliatamente.
E leggere veloce, questo, non lo permette.
Se invece il libro non mi piace, non amo chiuderlo a metà e metterlo nel dimenticatoio. Sono di indole curiosa e, se comincio a interessarmi di una storia, devo sapere come va a finire anche se non ha catturato più di tanto la mia attenzione.
Quindi lo leggo, nel giro di pochi giorni lo finisco, e bon ... lo archivio.
E' un pò come quello che facciamo con le cose, le persone, i luoghi che viviamo ogni giorno.
Che se attirano la nostra attenzione, le cose le conserviamo nel cassetto e ogni tanto le riprendiamo ... le persone le viviamo, le mantieniamo e le respiriamo a pieni polmoni ... e nei luoghi ci ritorniamo più volte, assaporando i ricordi e le emozioni che ci emanano.
Se invece non riescono ad entusiasmarci, le cose le diamo via ... le persone ci rimangono indifferenti o ce ne allontaniamo ... e i luoghi li visitiamo solo la prima volta, che inevitabilmente rimarrà anche l'ultima.
Siamo noi a scriverci il nostro libro. Che a volte può essere scorrevole e piacevole alla lettura, e altre volte invece pieno di righe barrate sulle parole.
That's life!
sensazioni…..
13 anni fa
6 commenti:
sì, vabbè, mi è scappata...ma comunque c'ho il culo parato. conosco un generale dei carabinieri...o meglio, la figlia di un generale dei carabinieri...ma le raccomandazioni valgono anche per interposta persona, no? Iena
Che bello questo tuo post.. più degli altri :)
Io invece, che sono impaziente per natura, quando amo un libro non voglio mai staccarmene, e lo leggo inseguendo le pagine (salvo rileggere lo stesso capitolo due volte, se mi è piaciuto particolarmente).
Ho un approccio diverso. Io divoro. Sempre. Ma non metto nel dimenticatoio. Passa un mese, un anno e lo riprendo in mano, lo rileggo, lo torno a studiare, a divorare. Così come le persone.
Io pure lo divoro. E ho il comodino pieno di libri iniziati che non riesco a finire. Credo che siano quelli che non mi piacciono. Un libro che mi piace sul comodino mio ci sta un giorno...
Il mio approccio a un libro che mi piace somiglia al tuo. Solo che io lo divoro ugualmente fin quasi alla fine, poi, quando mancano poche pagine, rallento, rallento, perché vorrei che non finisse...
PS. Bella la similitudine tra libri e persone.Setteparole
Tutto vero. Sono anch'io come te. E sono convinta che non ci sia nulla di più personale di un libro.
Ti abbraccio. E grazie per l'esserti interessata a conoscermi un po' meglio leggendo il questionario.
Ti abbraccio.
Melania
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