25 febbraio 2010

Tu.

Alla sinistra del mio petto ... sempre!
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22 febbraio 2010

Per tutte le volte che ...

Quando rido, quando piango, quando raggiungo un obettivo, quando perdo.
Se mi offendono, se mi trattano male, se trovo un amico o se lo perdo.
Mentre piango di gioia, mentre mi sfogo, quando sbaglio o quando ho piena ragione.
Se mi faccio del male, se perdo tempo, se non mi comporto bene, se penso prima di parlare.
Quando sono di corsa, quando non ho niente da fare, quando ho bisogno di un abbraccio a parole.
Per tutti i "quando", i "se" e i "mentre" che mi riguardano ... LEI c'è.
E posso essere fiera di dire che so che ci sarà ancora oggi, domani, e sempre.
Di quante persone si potrebbe dire lo stesso?
Nella vita ci sono presenze che devono essere importanti.
Vorrei che lei fosse e sarà una di queste, nella mia vita.

Ti voglio bene.
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09 febbraio 2010

I ricordi più belli sposano l'emozione ... - MIA MADRE -

Ho sempre criticato, nei miei rapporti di coppia, chi aveva la tendenza, dopo qualche tempo, a darmi troppo per scontata.
Non bisogna dare per scontato nulla. Niente e nessuno. Perchè è un pò come darsi la mazzata sui piedi da soli. Nel momento stesso in cui dai tutto per scontato, l'altro diventa imprevedibile. E' matematico. Il dare per scontato è l'inizio di un tunnel privo di uscita, nella coppia.
Dicevo, è una cosa che ho sempre criticato e nel quale ho sempre cercato di non cadere mai.
Con mia madre, invece, non ci riesco. Sono la Regina del dare per scontanto, con lei.
La sfortuna vuole che, con la propria madre, è un altro modo per dire egoismo ... ma giustificato.
Non so come spiegarmi.
Io so che lei ci sarà sempre. So che ci sarà anche quando mancherò in qualcosa, nelle attenzioni, nelle faccende di casa, nelle feste comandate, nei regali. Niente di tutto questo porterà la presenza fisica e mentale di mia madre via da me.
Mia madre è la mamma che mi sbuccia la frutta perchè sa che se non me la sbuccia lei non la mangio.
Mia madre è quella che, quando le prometto che le lenzuola del mio letto le cambio io e non lo faccio, lo fa lei senza dirlo a mio padre perchè sennò si arrabbia.
Mia madre è quella che le chiedo un favore la sera e la mattina del giorno dopo è la prima cosa a cui pensa da fare.
Mia madre è quella che saltella battendo le mani al momento del rogito della mia prima casa, ma che piangerà quando andrò via di casa.
Mia madre è quella che se le dico: "Stasera non esco, sto a casa!", per lei diventa una serata speciale.
E' un rapporto strano, quello tra madre e figlia. Fatto di due bisogni diversi: quelli di una madre che se ne priva per soddisfare gli altri bisogni, quelli del figlio, che se ne crea di continuo i quali, il più delle volte, sono del tutto superflui.
E' un rapporto strano.
Forse è proprio per questo che uno dei ricordi più belli che mi lega a mia madre è, nello stesso tempo, anche quello più brutto.
E' il ricordo di quando ho litigato pesantemente con lei.
Le avevo promesso che sarei andata con lei a Salerno dai parenti ma, dato che avevo appena iniziato una nuova storia che mi faceva stare bene, avevo deciso all'ultimo momento di ritrattare e di rimanere a casa. Dando per scontato che lei avrebbe chiuso un occhio, come sempre.
Quella volta mi sbagliavo.
Abbiamo litigato per una sera intera. Ovviamente lei aveva ragione e io fingevo di averla io.
Non abbiamo mai litigato così. Forse non abbiamo neanche mai litigato, se non per cavolate.
A fine serata ero senza parole, confusa e incredula.
Dopo il fiume di parole di quella sera, c'è stato un lago di silenzi di mia madre che è durato per quattro lunghissimi giorni.
Volevo morire.
Al quinto giorno non ce l'ho più fatta e sono caduta tra le sue braccia. E ho pianto. Ho pianto come mai avevo fatto con lei. Ho fatto cadere tutte le barriere e ho pianto la sofferenza di quei suoi silenzi di quei giorni. Ho pianto parole trasformate in lacrime, come mai avevo fatto prima. E lei le ha comprese tutte. Lacrima dopo lacrima. Parola dopo parola.
Abbiamo pianto insieme e, senza dire nient'altro, abbiamo fatto pace.
Piangere insieme in quel modo, è stato uno dei momenti più belli che ho passato con lei.
Mi hanno legato a lei più quelle lacrime comuni, che non lo stesso Dna.
Credo che mia madre sia il vero significato di quel termine, madre.
Probabilmente ce ne sono tante al mondo così come lei.
Ma permettetemi di dire che lei, per me, è la migliore.

-...continua-
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05 febbraio 2010

I ricordi più belli sposano l'emozione ... - ASIA -

A volte mi capita di appendermi con bramosia ai ricordi.
A volte succede che siano proprio loro a prendere le redini della mia mente.
Spesso si trattano di emozioni molto forti provate.
Proprio recentemente, dopo l'acquisto della casa nuova, e dopo aver pensato che finalmente mia sorella e la piccola Asia hanno un posto sicuro in cui stare, mi è balenata nella testa l'immagine di quel giorno in cui, dal vetro su cui ci spalmavo violentemente il naso, vidi per la prima volta un minuscolo esserino contorcersi nel piccolo lettino dell'ospedale.
E' approvato che le emozioni, tendenzialmente, tolgano il fiato. Ma questa, una delle più belle che mi abbia mai abbracciata, mi ha fatto invece respirare a pieni polmoni la parola famiglia. Un concetto così banale quanto fondamentale nella vita di tutti noi.
Asia, da allora, è il centro di tutto. E' il sorriso quando in casa c'è brutto tempo. E' la mano che riunisce chi si è sciolto. E' Natale al primo novembre. Lo stimolo quotidiano a cercare incessantemente la serenità nel cuore.
In realtà, è come se l'emozione di quel giorno non fosse stata consumata soltanto in quelle ventiquattro ore, ma in continua vibrazione ogni giorno.
Asia è il ricordo di ieri, di oggi e di domani.
E' l'emozione più bella.
La strada giusta da prendere ad un bivio.
Asia è il mio passo in avanti ogni giorno.

- ...continua -
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