16 marzo 2009

Let words raining

Sentire il rumore della pioggia scrosciante che sbatte contro la finestra della camera.
Accendere la lampada e aprire le pagine di un libro mentre, rannicchiata sotto il piumino, cerco il punto più caldo del letto per scaldarmi i piedi freddi.
Il vento là fuori sposta furiosamente gli alberi facendoli ciondolare come birilli, ma io non li vedo. Li immagino soltanto mentre continuo a lasciarmi cullare e proteggere dal mio letto e dal mio libro, chiusa nella mia stanza.
Il pc acceso scarica musica illegale e il suo rumore lieve non mi distrae dalla mia lettura. Dalla mia unica fedele distrazione: la lettura.
Poi decido di chiudere il libro, spegnere la luce e lasciarmi addormentare soltanto dal rumore violento della pioggia insistente che, insieme al suo compagno vento, mi canta un pò stonata la sua ninna nanna arrugginita.

Ecco.
E' questa la notte che stanotte vorrei.
Vorrei una notte invernale.
Vorrei una notte invernale solo per il gusto di proteggermi dal suo freddo e nascondermi sotto le coperte senza che nessuno me ne chieda il motivo.

Ma invece è quasi primavera.
E il clima comincia ad avvisarci che presto sentiremo gli uccelli cantare, la mattina.
E a me non mi resta che aspettare che faccia giorno, aggrapparmi con tutte le mie forze al primo raggio di sole, uscire da sotto le coperte e rialzarmi in piedi.
Insieme a te.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Beh, qui soffia un vento gelido che non lascia dormire e tiene lontana la primavera. Sembra che le regioni italiane abbiano nvertito il clima. Quindi io sono giustificata se me ne sto qui, all'interno, senza voglia di far niente? Ho qualche dubbio. Sette