22 aprile 2010

Niente di vero tranne gli occhi

"Avrebbe preferito che tutto questo non fosse successo. Invece, le cose succedono. Si dicono parole che lasciano dietro conseguenze e significati. Si fanno gesti che possono ferire, per volontà espressa o per leggerezza. O per il semplice timore di essere feriti."
Questa è una delle tante parti di questo libro che mi ha fatto pensare. Ma non è la frase in sè che mi ha scossa.
E' l'insieme di questo libro.
E' una miscela esplosiva tra verità e incredulità, tra realtà e finzione. Quattro concetti che, nonostante siano opposti, se mixati insieme creano, perlomeno a me personalmente, la scossa che ancora tutt'ora sto sentendo.
Non so nemmeno spiegarlo, il perchè.
Confrontare l'assurdità reale del libro con la realtà assurda della vita vera fa pensare. Mi fa riflettere.
E devo ammettere che un pò d'ansia mi è venuta.
Soprattutto stamattina, quando il bacio di mia nipote mi ha aperto gli occhi e me li ha fatti appoggiare delicatamente su di lei e instintivamente mi son trovata a pensare: -saremo in grado di proteggerti dal male? E sarai in grado di riconoscere ciò che sarà il buono e ciò che sarà il male?-
Chiudere un libro e non potersi permettere di dire: "Tanto è solo un libro. La vita è un'altra cosa." perchè la vita stessa ti sfida allo stesso modo, non metterebbe ansia a chiunque? ...

- La paura e il buio hanno lo stesso colore. -
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