30 settembre 2008

La fine, prima o poi, comincerà

Viviamo in un paese di merda.
Questioniamo in merito a se un sedicenne sia maturo abbastanza da permettergli di avere il diritto di voto, quando gli stessi politici non sanno neanche come si fa a mandare avanti un Paese.
Scioperiamo perchè il petrolio cala, ma la benzina continua ad aumentare. Poi però ci compriamo macchine che consumano l'ira di Dio e che arrivano anche ai 200 km/h.
Ci sbalordiamo davanti ad una Britney Spears che si rasa a zero in crisi depressiva ma facciamo finta di niente se, secondo un'indagine, chi ruba ai centri commerciali sono per la stragrande maggioranza pensionati che arrancano ad arrivare a fine mese. Anzi, non ci arrivano proprio.
Ci chiediamo: "Dove andremo a finire se andiamo avanti così?".
Ma nessuno si pone veramente il problema.
"Dove andremo a finire quando l'Italia cadrà definitivamente a pezzi?".
Io non lo so dove saranno gli altri.
Io spero di essere a Londra, quel giorno.
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26 settembre 2008

"Ia Butta"


L'avevo già detto che Asia dice ZIA?
Sì, sì. Finalmente lo dice. Da un mesetto, più o meno.
E sarebbe davvero emozionante, giuro, se si limitasse a dire soltanto zia.
Ma invece no.
Asia è come la Zia. Ha sempre voglia di strafare, ma soprattutto stradire.
Il fatto è che, se e quando mi chiama, ha la brutta tendenza a dire Zia Brutta.
Cioè, Zia Brutta capite?
Ridendo tra l'altro.
E spernacchiandomi in faccia.
Ora, le cose sono due: o non le piace la parola "preferita" che in questi mesi ho sempre cercato di insegnarle a mettere dopo la parola zia, oppure le piace davvero un sacco prendermi per il culo.
Sì, bravi. Anche secondo me è la seconda ipotesi.
Guardate soltanto la faccia che ha in 'sta foto. E' decisamente la seconda ipotesi.
L'altro giorno invece io e Asia abbiamo "litigato" perchè lei sosteneva che il disegno che avevo sulla felpa fosse Titty.
E no. E' Minnie.
Eh, oh! E' importante stabilire la differenza.
Quindi io cercavo di spiegarle che era Minnie la topina disegnata sulla felpa.
Zia Brutta: -"Minnie, Peque. Questa è Minnie!".
Asia: -"Titty."
ZB: -"Minnie!!!".
A: -"TITTY!!!!!".
Beh, alla fine era inevitabile litigare.
La pensavamo decisamente in due modi diversi. (Ed è più che scontato che la Peque mi prende per il culo!)
Arrivati a questo punto non potevamo far finta di niente ed abbiamo affrontato il discorso.
Quando si litiga bisogna chiarirsi subito, giusto? ;-)
Fatto sta che dopo il nostro litigio, ho preso Asia tra le braccia e le ho detto: "Peque, non possiamo andare avanti così. Dobbiamo rivedere il nostro rapporto. Questo weekend vado a Montecatini così stiamo un pò separate e vedremo cosa succede ..."
E lei mi ha guardato e mi ha detto: "Ia Butta!!!"
Povera Peque, sta già soffrendo senza di me ... ;-)
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24 settembre 2008

Nel vero senso della parola

A noi ci piace il cinema.
E per festeggiare degnamente l'anniversario cosa c'è di meglio di affittare un film horror, accucciarci sotto le coperte e abbracciarci forte ogni qual volta il film propone scene con musichine terrorizzanti??? :-)
Per la serata di ieri abbiamo scelto The Eye, film cinese riproposto in versione americana.
Una ragazza ceca da quando era bambina che, finalmente, ha la possibilità di riprendere a vedere grazie al trapianto di cornea.
L'operazione va a buon fine, solo che la ragazza riesce anche a vedere ciò che vedeva la sua donatrice: esseri non reali che, a quanto pare, accompagnano alla morte i morenti.
Ed è proprio a causa di questo film che ieri mi sono posta una domanda un pò particolare:
- A quale dei miei cinque sensi riuscirei a rinunciare?
Non è una domanda che ha una risposta semplice, se ci pensate bene.

Voglio dire, riuscireste a vivere senza più potermi leggere? .. eheh ..

A parte gli scherzi, noi essere umani abbiamo la possibilità di "provare" cinque sensi differenti senza i quali non riusciremmo probabilmente ad orientarci.
Ognuno di essi ha la sua importanza, va detto.
Ogni senso ci permette di sentire veramente il mondo.
Di assaggiarlo tutto.
Di vederlo.
Toccarlo.
E annusarlo.
Quindi, se dovessimo rinunciare, di quale di questi cinque sensi sapremmo fare a meno?

Meditate, signori.
Meditate.
:-)
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23 settembre 2008

"Sweet, sweet, sweet embrace"

Era tutto buio quella sera.
Il cielo.
Il parcheggio.
La mia serenità.
La mia testa.
C'era solo una luce.
E quella sera brillava più del solito.
Così presi quella luce tra le mani, mi feci coraggio, .. e la baciai.
















Un anno fa.

- Immagina che il mondo somigli a ciò che sento. Un amore per amore io e te ... -
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19 settembre 2008

Accendi la Deficienza della vita con Tic Tac

Stamattina ho scoperto che c'è chi stimola prepotentemente la mia deficienza affinchè venga fuori sempre e comunque.
Il chièchestimola è il FreshStyle sponsorizzato e supportato da TicTac.
In pratica propongono agli appassionati di quella fresca, candida, succosa, bonazza di Michelle Hunz ... ehm ... volevo dire caramella TicTac di provare a usare la fantasia e simulare la sponsorizzazione del confetto, basandosi sul loro bellissimo esempio che è qui.
E qui.
E anche qui.
(Ami, non svenire!!!).

Cioè in pratica tu fai un video canticchiando e agitando le tette e i TicTac, poi lo mandi al sito di FreshStyle e a quanto pare il più bello, o i più belli, vinceranno due biglietti per andare a vedere gli MTV Video Music Awards a Liverpoooooooool.

Io ho pianto e riso per venti minuti guardando Caparezza Rap dei poveri ...

Ecco, insomma, io lo voglio fare!
Ovviamente non per i biglietti.
Ma semplicemente perchè, avendo a disposizione amici che sicuramente non esiteranno a venirmi dietro, voglio proprio vedere che video ridicolo verrà fuori.
Dopo "Insert Coin" mi aspetto davvero di tutto, va detto!!!

La vita fa TicTac, ma MyP fa YO!!!

YO! (appunto)
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17 settembre 2008

Something to remember

Ah, "dimenticavo" una cosa importante:

La gita a Londra è stata perfetta, bellissima, indimenticabile.

E nello stesso modo in cui Londra sarà indelebile tra i ricordi, resterà indelebile anche sui nostri corpi ...

:-)


YOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!

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16 settembre 2008

London sang me "Happy Birthday"!

"Vivi e lascia vivere" è il motto di Londra, ho scoperto.
Non importa chi sei, cosa fai, come sei vestito, o con chi passeggi mano nella mano.
You're ok, in ogni caso.
E, a parte le bellezze che London custodisce divinamente, è proprio questo che più di tutto ha colpito la mia attenzione.
E i londinesi vivono. Vivono davvero.
A qualsiasi ora trovi gente dappertutto: a Westmister Abbey, on the Thames, in Tower Bridge, in Covent Garden e in Camden Town.
Soprattutto a Camden, non c'è nessuno che ti guarda dalla testa ai piedi. Potresti anche andare in giro vestito da Drama Queen che nessuno si volta a guardarti.
Ogni notte a Londra sembra la notte di Capodanno: un cumulo di gente che gira, rigira, cammina in mezzo alla strada, balla, impazzisce, si traveste, beve, mangia, si diverte.
Di notte, non si distingue il lunedì sera dal sabato sera ... ogni notte è buona per uscire.
Bellissimo.
Tutta quella vita dà vita, absolutely.
Tanto che anche noi non abbiamo esitato a fare le nostre english crazy photos:















E i nostri english crazy videos:




E poi c'era lui, il London Eye.
Bellissimo da vicino e scenografico da lontano.
Lo trovavi dappertutto, nascosto tra qualche edificio o dietro qualche albero, dietro il parco o il Big Ben ... era così bello che era inevitabile sfruttare la CinCiun per conservarne il ricordo.













Delafuentes non ha amato Londra tanto quanto l'ho amata io solo perchè io sono imbattibile, ma anche lei la adora e solo l'idea di costruirci una vita lì ha acceso i sensori della tentazione ad entrambe.
Abbiamo trovato un'altra cosa in comune, oltre al latinoamericano.
Magari un giorno ... chissà!
Si era così immedesimata in quel mondo così english che si è data anche alla lingua. In carenza di coccole, meglio dette GHIRI, ha trasformato il "Give it to me" di Madonna in "GHIRI TO ME" di Fustes che canticchiava ogni qual volta li necessitava.


I had a little crush on London, it must be said.


Sapevo che non mi avrebbe delusa.
E se penso ad un possibile ritorno, ciò che vedo è un biglietto aereo di sola andata.
Anzi due. :-)
Anzi tre! :-D


Grazie bimbe per il bellissimo weekend.
Uno dei compleanni più belli, at all.


It must be said!!!


Tra l'altro, ho visto dei voli per Londra a 50 euro a marzo.
Quasi quasi ..
:-)










11 settembre 2008

That's love ...


See ya, guys.
London is waiting for me!!!
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09 settembre 2008

L'eleganza del riccio.

Non so nemmeno come si chiama.
Però so il modo in cui prende il caffè: caffè normale e brioches al cioccolato.
Tutte le mattine. E a volte il succo di frutta, ma più raramente.
E' assurdo come una persona ti colpisca senza neanche sapere chi sia.
So che lavora nella mia stessa società, ma non so in che piano e con chi.
C'è una serenità e una pacatezza in quella donna che mi mette addosso sempre grande tranquillità.

Non la conosco.
E lei non conosce me.

Ma ogni mattina alle 8.30 è nello stesso mio bar in cui faccio colazione.
Tendenzialmente è già seduta al tavolino quando io entro, ma capitano delle volte in cui io sono in anticipo e quindi la vedo entrare.
Credo che alcune donne non siano eleganti perchè lo vogliono essere o perchè ci provano. Ma perchè lo sono. Perchè sono nate così.
E questa differenza non la noti essenzialmente dal modo in cui si vestono o dall'atteggiamento che hanno, ma semplicemente dal loro portamento.
Questa signora ha ed emette un'eleganza fuori dal comune.
Lo percepisci dal modo in cui si muove, da come gesticola appena e dallo sguardo perennemente sereno.
Credo le piaccia vestirsi di bianco.
E' sempre vestita molto elegante, ma io la preferisco quando indossa i jeans e la camicia bianca.
Forse perchè la sua eleganza si evidenzia ancor di più nei panni più sportivi.
Credo di non averla mai vista cupa, in tutti questi mesi.
Mai un sorriso triste o uno sguardo assente.
Anche soltanto i gesti che fa fanno capire che è una donna serena.
Ha il viso da mamma, anche.
Secondo me, se è madre, dev'essere una madre grandiosa. Ha il viso tenero, mai tirato.
Sembra dolce. Sì, secondo me è molto dolce anche con i suoi figli.

E' fortissima la tranquillità che mi trasmette. Non so nemmeno spiegarla.

Di solito colaziona con un'altra signora e un signore.
Ho sempre pensato che il signore fosse suo marito. Non so perchè.
Anche lui mi piace molto. Forse è per questo che mi sono raccontata questa storia.
Solo recentemente, però, mi sono accorta che non ha la fede.
Sono rimasta un pò delusa, lo ammetto.
E' incredibile quanto noi tendiamo a farci un'idea di una persona attraverso le apparenze.
Che poi basterebbe soltanto stringere un pò gli occhi e guardare un pò di più i dettagli che subito si è costretti a ricredersi.
In peggio o meglio che sia, ovviamente.
Il dettaglio della fede è un dettaglio importante. Come ho fatto a non notarlo prima?
Di conseguenza anche la teoria che sia una madre potrebbe non avere basi.
Che peccato.

Ora però ci salutiamo quando ci incontriamo al bar.
Mi sorride con un sorriso che fa capire che mi stava aspettando, quasi.
E mi dice: "Ciao!". Solo "Ciao!".
La sua voce è esattamente come lei.
Pacata e tranquilla.
Serena.
Non ne avevo dubbi.
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08 settembre 2008

"Beautiful Stranger(s)" in Cogoleto

Domenica mattina l'Italia si è svegliata con il lamento disperato dei Madonna Superfans che, delusi e amareggiati, raccontavano il concerto della nostra Louise.
Telegiornali che si prendevano a pugni per chi dava maggior informazioni o video a riguardo per accaparrarsi l'audience. Della serie:
- "Circondata da una quantità industriale di ballerini", sai che novità;
- "In continua provocazione nei confronti della Chiesa", ah beh questa è proprio una novità;
- "Metà del concerto aiutata dal playback", questa poi ... .
Tutte supernovità che in realtà non lo erano affatto ma, nonostante questo, gli italiani che hanno avuto l'onore di vederla sul palco non si risparmiavo nel lamentarsi del costo del biglietto paragonato alla qualità del concerto.
Ed è proprio qui che Madonna non si smentisce mai. Per quanto sia discograficamente imbattibile e innovativa ogni anno, nel live ha sempre lasciato molto a desiderare.
Quindi, SuperFans, smettetela di lamentarvi e se volete spendere 70 euro per andare a vedere (sentire sarebbe una parola eccessivamente forte) Madonna par terre ... andateci pure! Ma siate consapevoli delle conseguenze e ... DON'T PREACH, please.

E mentre gli italiani si dimenavano tra interviste e post-Madonna, delle Beautiful Strangers di Milano si appropinquavano a fare una sorpresa di compleanno in quel di Cogoleto.
Pasticcini, candelina, regali, spiaggia e mare: gli ingredienti giusti per far sì che la sorpresa funzionasse.
La sorpresa, infatti, ha funzionato ben bene e si vedeva:












Se poi per andare a trovare la mia socia si può anche vedere il mare ... beh, why not?

;-)
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03 settembre 2008

La Barona rampante

E così i miei son tornati.
Pure la pistolina è tornata, tutta abbronzata anche se un pò malconcia visto che continua a cadere e si fa male, ma sempre con quel sorriso da piccola peste che ieri sera ha fatto sciogliere mia sorella dopo un mese che non la vedeva.
Bentornata tra noi, Peque. Finalmente, direi!!!











I miei son tornati, dicevo, e con il loro ritorno finisce la mia indipendenza casalinga.
Era troppo bello per durare troppo a lungo. E questo mese e mezzo di totale libertà e indipendenza non ha fatto altro che incrementare ancor di più l'esigenza di uno spazio tutto mio.
Di una casa tutta mia.
Ma si sa che qui in Italia, se andiamo avanti di questo passo, sarà impossibile per noi giovani coraggiosi spinti dalla voglia di indipendenza avere la possibilità di costruirci una vita senza dover rimanere attaccati al cordone ombelicale perchè nonriusciamoadarrivareafinemese.

L'unico modo che mi viene in mente per poter vivere da sola e rimanere autosufficiente è fare come il ragazzino de "Il Barone rampante" di Italo Calvino. Come si chiamava? Cosimo, mi sembra.
Beh, lui in pratica era scappato dalla villa dei suoi, con i quali aveva litigato, ed era andato a vivere su un albero rendendosi del tutto indipendente. Si era organizzato così bene che non aveva bisogno di nessuno. Riusciva anche a fare i suoi bisogni senza rovinare la natura che lo circondava.
Sì, sì, lo so che Calvino era un amante della fantasia ma a quanto pare anche noi italiani dobbiamo cercare di inventarci sempre qualcosa tutti i giorni per cercare di mantenerci ogni mese.

Ma comunque ... la dura realtà è proprio che si torna alla realtà: mamma e papà in giro per casa, Fuentes a casa sua, e MyP che ritorna alla solita vita quotidiana.
Fortuna che c'è la Peque, ora, che sicuramente riuscirà a condirci la routine con una grande quantità di pepe.

:-)
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01 settembre 2008

L'estate è un'isola: Sicily!

La strada era buia, deserta. Aveva la larghezza esatta per farci stare giusto una macchina, anche se a doppio senso. Abbiamo viaggiato con gli abbaglianti e il navigatore sempre accesi perchè lì, sull'Agrigento-Trapani, col cazzo che trovi un cartello segnaletico.
Lampedusa era ormai lontana, e anche il quartetto era diventato trio. La seconda settimana a Tre Fontane è stata fondamentalmente più una vacanza da "zie" e da "noncifaschifonientenoiingeriamoditutto" che altro. La mattina Asia entrava nella nostra camera, ci dava il suo buongiorno con il suo "Ciao, ciao" a cinque denti appena evidenti e, se eri fortunata, riuscivi anche a strapparle un bacino altrimenti scappava fuori a giocare o più facilmente a inghiottire qualche biscotto.

















Utilizzando Tre Fontane come punto di riferimento, abbiamo trascorso una settimana a girare quella parte della Sicilia che qualcuno di noi ancora non aveva mai visto. Inutile dire che riuscivamo a perderci anche con il navigatore che, a quanto pare, si era fatto influenzare un pò dalla mentalità sicula e, come spiegarlo?, faceva un pò quel cazzo che gli pareva. Comunque .. nonostante questo piccolo dettaglio, siamo riusciti a vedere Sciacca (probabilmente sbagliando spiaggia), poi Eraclea Minoa (bello il panorama, belle le foto, ma il mare anche se bello non era esageratamente bello nel modo in cui la Sicilia sa sempre distinguersi), Erice, e poi San Vito Lo Capo (che secondo Fustes e me era decisamente l'Es Trench di Palma, ma sicialiana!) che è stata l'unica spiaggia, dopo una settimana di Lampedusa' seas, che ha veramente attirato la nostra attenzione.
















Ma se da una parte ci sentivamo poco eccitate dai posti visitati, dall'altra c'era Asia che era un tornado di simpatia. Le piaceva un sacco essere circondata da tutte quelle "zie" acquisite e non.


































Cantava Heidi, ballava quando c'erano le pubblicità, diceva "Zitto!" con il ditino sulla bocca quando il cane abbaiava, diceva 'abbatte (ciabatte), e un sacco di altre cose.
La Pequena cresce a vista d'occhio, non c'è dubbio. E l'aria di mare di Tre Fontane le fa bene almeno tanto quanto fa bene alla zia.

Ma le vacanze sono finite anche per lei. Domani c'è il grande rientro di Asia and Family ed inutile dire che siamo tutti in trepidazione.

E con il rientro finisce anche il periodo di convivenza con la mia Delafuentes durato un mese e mezzo. Difficile ritornare ad un lettino singolo dopo più di un mese fra le braccia di chi riesce sempre a farti sorridere, nonostante tutto. Mi mancherai, pisto. :-(
Anche la Plati di nuovo in onda su Radio DeeJay fa ritornare alla realtà dell'estate finita. E' quasi come se ti dicesse: "Alza il culo e vai a lavorare!!!".

L'estate ci sta già dando le spalle, visto il tempo di Milano oggi, e noi non possiamo far altro che guardare avanti e attendere l'autunno che tenta di farsi spazio anche se a fatica, per fortuna.
La CinCiun non è più piena di 1100 foto di Lampe e Sicily. L'ho svuotata.
Sì, perchè per me la vacanze non sono finite.
Bisogna dare spazio alla nuova metà.
C'è Londra che mi aspetta ...

Ten days to go ...

:-)
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